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Come si esegue lo Squat

Lo squat è uno degli esercizi fondamentali per lo sviluppo della forza e della massa muscolare degli arti inferiori, in particolare dei quadricipiti, dei glutei e dei muscoli posteriori della coscia. È un movimento complesso che coinvolge anche altri gruppi muscolari come il core e la muscolatura stabilizzatrice dell’anca.

Anatomia degli arti inferiori coinvolti nello squat:

Lo squat coinvolge principalmente i muscoli degli arti inferiori, in particolare i quadricipiti, i glutei, i muscoli posteriori della coscia e i muscoli del polpaccio. Inoltre, il movimento richiede anche una forte attivazione del core e della muscolatura stabilizzatrice dell’anca.

Muscoli coinvolti nello squat:
  1. Quadricipiti: i muscoli quadricipiti sono un gruppo di quattro muscoli situati sulla parte anteriore della coscia. Sono il principale gruppo muscolare coinvolto nello squat e sono responsabili dell’estensione dell’anca e dell’articolazione del ginocchio.
  2. Glutei: i muscoli glutei sono il gruppo muscolare più grande dell’anca e sono responsabili dell’estensione dell’anca. Sono coinvolti in modo significativo durante lo squat e aiutano a mantenere l’equilibrio e la stabilità del corpo.
  3. Muscoli posteriori della coscia: i muscoli posteriori della coscia sono un gruppo di tre muscoli situati sulla parte posteriore della coscia. Sono responsabili dell’estensione dell’anca e della flessione del ginocchio durante lo squat.
  4. Polpacci: i muscoli del polpaccio sono responsabili dell’estensione plantare del piede e sono coinvolti durante lo squat per stabilizzare l’equilibrio.
Aspetti biomeccanici dello squat:

Lo squat richiede una buona coordinazione muscolare e una corretta tecnica di esecuzione per ottenere il massimo beneficio dal movimento. La tecnica corretta prevede una posizione del piede stabile e ben ancorata al suolo, una posizione corretta della schiena e la corretta distribuzione del peso corporeo durante il movimento.

Inoltre, lo squat richiede un’adeguata flessibilità degli arti inferiori e una buona mobilità dell’anca per evitare lesioni e migliorare l’efficacia del movimento.

Come eseguire lo squat:

Lo squat è un esercizio fondamentale per lo sviluppo della forza e della massa muscolare degli arti inferiori, in particolare dei quadricipiti, dei glutei e dei muscoli posteriori della coscia. Ecco come eseguire correttamente lo squat:

  1. Preparazione: inizia in piedi con i piedi leggermente più larghi della larghezza delle spalle, con i piedi rivolti leggermente verso l’esterno. Posiziona la sbarra sulla parte superiore del trapezio, facendo attenzione a mantenere la schiena dritta e le spalle retratte. Afferra la sbarra con le mani leggermente più larghe della larghezza delle spalle, mantienendo i gomiti sollevati e il polso dritto.
  2. Posizione iniziale: inizia il movimento piegando le ginocchia e spingendo il sedere indietro come se ti stessi sedendo su una sedia immaginaria. Mantieni la schiena dritta e il petto sollevato. Fai attenzione a mantenere i talloni ben ancorati al suolo, evitando di sollevare le punte dei piedi.
  3. Profondità: continua a scendere fino a raggiungere una profondità adeguata. La profondità adeguata può variare a seconda della flessibilità individuale, ma in generale la coscia dovrebbe essere parallela al pavimento o leggermente al di sotto.
  4. Spinta: spingi attraverso il centro del piede per sollevarsi lentamente verso l’alto, estendendo le ginocchia e i fianchi. Mantieni sempre la schiena dritta e il petto sollevato.
  5. Fine del movimento: torna alla posizione eretta, mantenendo il controllo del movimento.

È importante ricordare che lo squat è un esercizio tecnico e richiede tempo per essere eseguito correttamente. E’ quindi necessario esercitarsi con il supporto di un istruttore qualificato per evitare lesioni e ottenere il massimo beneficio dall’esercizio.

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Trazioni alla sbarra

Le trazioni alla sbarra sono uno degli esercizi fondamentali per sviluppare la forza della parte superiore del corpo e in particolare dei muscoli della schiena, delle braccia e delle spalle. Questo esercizio richiede l’utilizzo di una sbarra o di un attrezzo specifico che permetta di sospendersi sopra di essa e di sollevare il proprio corpo.

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Prima di iniziare l’allenamento delle trazioni alla sbarra, è importante prendere in considerazione alcuni requisiti fondamentali che devono essere rispettati per ottenere il massimo beneficio da questo esercizio e per evitare eventuali infortuni.

Requisiti
  1. Buona mobilità della spalla: le trazioni alla sbarra richiedono una grande mobilità della spalla, quindi è importante assicurarsi di avere una buona flessibilità e di effettuare un riscaldamento adeguato prima di iniziare l’esercizio.
  2. Forza di base: l’allenamento delle trazioni alla sbarra richiede una buona forza di base per mantenere una corretta postura durante l’esecuzione dell’esercizio.
  3. Forza di presa: l’allenamento delle trazioni alla sbarra richiede una buona forza di presa per tenere la sbarra durante l’esecuzione dell’esercizio.

Una volta che si è soddisfatti questi requisiti, si può iniziare l’allenamento delle trazioni alla sbarra. Ecco alcune indicazioni su come eseguire correttamente questo esercizio:

  1. Impugnatura: esistono diverse impugnature che si possono utilizzare per le trazioni alla sbarra. L’impugnatura più comune è quella con i palmi rivolti verso il basso (prona), ma è possibile utilizzare anche l’impugnatura con i palmi rivolti verso il viso (supina) o con una presa mista, con una mano in presa prona e l’altra in presa supina.
  2. Postura: durante l’esecuzione dell’esercizio è importante mantenere una corretta postura. In particolare, bisogna mantenere le spalle in posizione bassa e allungata, la schiena diritta e la testa in posizione neutra.
  3. Movimento: per eseguire l’esercizio, bisogna sollevare il proprio corpo verso la sbarra finché il mento non supera la sbarra stessa. Successivamente, si deve scendere lentamente fino a raggiungere la posizione di partenza.
  4. Respirazione: durante l’esecuzione dell’esercizio è importante respirare in modo corretto. In particolare, bisogna inspirare durante la discesa e espirare durante la salita.
Aspetti biomeccanici e muscoli coinvolti:

Le trazioni alla sbarra sono un esercizio complesso che coinvolge numerosi muscoli della parte superiore del corpo, in particolare quelli della schiena, delle braccia e delle spalle. Ecco una panoramica dei principali muscoli coinvolti:

  1. Gran dorsale: il muscolo più grande della schiena, situato lungo il tratto medio-laterale del dorso. È il principale muscolo responsabile dell’estensione e dell’adduzione della spalla, e svolge un ruolo importante nella trazione alla sbarra.
  2. Romboidi: due muscoli situati tra la spina scapolare e la colonna vertebrale, che contribuiscono a stabilizzare la scapola durante la trazione alla sbarra. Sono coinvolti nell’adduzione e nella depressione delle scapole.
  3. Trapezio: un grande muscolo triangolare situato nella parte superiore del dorso e della spalla. Il trapezio svolge un ruolo importante nella stabilizzazione delle scapole e nella rotazione della scapola durante la trazione alla sbarra.
  4. Bicipite brachiale: un muscolo situato nella parte anteriore del braccio, che si estende dal gomito alla spalla. Il bicipite brachiale svolge un ruolo importante nell’estensione del gomito e nell’adduzione della spalla durante la trazione alla sbarra.
  5. Brachiale: un muscolo situato nella parte anteriore del braccio, che si estende dal gomito alla spalla. Il brachiale svolge un ruolo importante nell’estensione del gomito durante la trazione alla sbarra.
  6. Deltoide: un grande muscolo della spalla che svolge un ruolo importante nell’abduzione della spalla durante la trazione alla sbarra.
  7. Pettorali: i muscoli del petto sono coinvolti nella stabilizzazione del tronco durante la trazione alla sbarra, in particolare nella fase di salita.
  8. Addominali: i muscoli dell’addome sono coinvolti nella stabilizzazione del tronco durante la trazione alla sbarra, in particolare nella fase di discesa.

In generale, la trazione alla sbarra è un esercizio completo che coinvolge numerosi gruppi muscolari della parte superiore del corpo, e rappresenta un ottimo modo per sviluppare la forza, la resistenza e la massa muscolare.

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Allenamento e salute

L’allenamento fisico regolare è fondamentale per la salute e il benessere generale. In questo articolo, esploreremo i benefici dell’allenamento sulla salute, con riferimenti fisiologici.

Riduzione del rischio di malattie croniche

L’allenamento regolare è stato associato a una riduzione del rischio di molte malattie croniche, tra cui malattie cardiache, diabete, obesità e alcuni tipi di cancro. L’esercizio fisico migliora la funzione cardiovascolare, riduce la pressione sanguigna e migliora il metabolismo.

Migliora la funzione cerebrale

L’allenamento fisico ha dimostrato di migliorare la funzione cognitiva e il benessere mentale. L’esercizio fisico aumenta la produzione di endorfine, sostanze chimiche naturali del corpo che aiutano a ridurre lo stress e migliorare l’umore. L’attività fisica regolare è stata anche associata a un miglioramento della memoria e delle funzioni cognitive.

Migliora la salute delle ossa e delle articolazioni

L’allenamento regolare può aiutare a mantenere la salute delle ossa e delle articolazioni. L’esercizio fisico aiuta a stimolare la produzione di tessuto osseo e aumenta la densità ossea. Inoltre, l’attività fisica può aiutare a prevenire l’osteoartrite e altre malattie delle articolazioni.

Migliora la salute del sistema immunitario

L’attività fisica regolare può aiutare a migliorare la salute del sistema immunitario. L’esercizio fisico aumenta il flusso sanguigno e la circolazione, il che a sua volta aiuta a trasportare più globuli bianchi nel corpo per combattere le infezioni.

Aiuta a controllare il peso corporeo

L’attività fisica regolare è un modo efficace per controllare il peso corporeo e prevenire l’obesità. L’esercizio fisico aiuta a bruciare le calorie in eccesso e aumentare il metabolismo.

Migliora la qualità del sonno

L’attività fisica regolare può aiutare a migliorare la qualità del sonno. L’esercizio fisico aumenta la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, e può anche aiutare a ridurre l’ansia e lo stress.

Riduce il rischio di infortuni

L’allenamento fisico regolare può aiutare a ridurre il rischio di infortuni. L’esercizio fisico aiuta a migliorare la forza muscolare e la flessibilità, il che a sua volta può aiutare a prevenire gli infortuni.

Conclusioni

L’allenamento fisico regolare offre molti benefici per la salute, tra cui una riduzione del rischio di malattie croniche, un miglioramento della funzione cerebrale, una migliore salute delle ossa e delle articolazioni, un miglioramento della salute del sistema immunitario, un controllo del peso corporeo, un miglioramento della qualità del sonno e una riduzione del rischio di infortuni

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Allenamento e definizione

Essere definiti fisicamente è un obiettivo comune per molte persone che praticano attività fisica, ma spesso non sanno come raggiungere questo obiettivo in modo sicuro ed efficace. In questo articolo, spiegheremo i concetti anatomici, fisiologici e nutrizionali del processo di definizione muscolare e forniremo alcune metodologie di allenamento che possono aiutare a raggiungere questo obiettivo.

Cosa significa “definirsi”?

Per definirsi fisicamente si intende ridurre la percentuale di grasso corporeo e aumentare la massa muscolare, in modo da rendere i muscoli più evidenti e visibili. Questo obiettivo richiede un’attenzione particolare all’allenamento, alla nutrizione e al riposo.

Concetti anatomici

Per comprendere il processo di definizione muscolare, è importante avere una conoscenza base dell’anatomia del muscolo. Il muscolo è composto da fasci di fibre muscolari, che sono a loro volta costituite da miofibrille, le unità contrattili del muscolo. Le miofibrille sono composte da filamenti di actina e miosina, proteine che si uniscono durante la contrazione muscolare.

Concetti fisiologici

Per definirsi fisicamente è necessario ridurre la percentuale di grasso corporeo e aumentare la massa muscolare. Questo può essere raggiunto attraverso l’esercizio fisico e la dieta. L’esercizio fisico deve essere mirato ad aumentare la massa muscolare e a bruciare il grasso corporeo. La dieta deve essere controllata per garantire un apporto calorico adeguato e bilanciato, in modo da fornire al corpo i nutrienti necessari per la costruzione del tessuto muscolare e la combustione dei grassi.

Metodologie di allenamento

Per definirsi fisicamente, è necessario utilizzare un approccio di allenamento che miri a aumentare la massa muscolare e bruciare il grasso corporeo. Ci sono diverse metodologie di allenamento che possono essere utilizzate per raggiungere questo obiettivo.

  1. Allenamento con pesi: l’allenamento con pesi è un’ottima metodologia per aumentare la massa muscolare e bruciare il grasso corporeo. L’allenamento con pesi deve essere mirato a stimolare la crescita muscolare attraverso l’uso di pesi progressivi e ripetizioni controllate.
  2. Cardio: l’allenamento cardiovascolare è un’ottima metodologia per bruciare il grasso corporeo e migliorare la salute cardiovascolare. L’allenamento cardiovascolare dovrebbe essere mirato a bruciare il grasso corporeo attraverso l’uso di esercizi ad alta intensità.
  3. Allenamento HIIT: l’allenamento ad intervalli ad alta intensità (HIIT) è un’ottima metodologia per bruciare il grasso corporeo e aumentare la massa muscolare. L’allenamento HIIT prevede l’alternanza di periodi di lavoro ad alta intensità con periodi di riposo attivo.
Concetti nutrizionali

Per definire i muscoli, è importante ridurre la percentuale di grasso corporeo e aumentare la massa muscolare. Questo può essere raggiunto attraverso una dieta ben bilanciata che fornisce al corpo i nutrienti necessari per la costruzione del tessuto muscolare e la combustione dei grassi.

Linee guida nutrizionali per definire i muscoli

  1. Calorie: L’apporto calorico deve essere controllato in modo da creare un deficit calorico che bruci il grasso corporeo. È importante ridurre il consumo di calorie in modo graduale, in modo da non perdere massa muscolare.
  2. Proteine: le proteine sono fondamentali per la costruzione del tessuto muscolare. È importante includere fonti proteiche di alta qualità nella dieta, come carne magra, pesce, uova, latticini, legumi e noci.
  3. Carboidrati: i carboidrati forniscono energia per l’allenamento e il recupero muscolare. Si dovrebbe fare attenzione a scegliere fonti di carboidrati integrali, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
  4. Grassi: i grassi sono importanti per la produzione di ormoni e per l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Si dovrebbe fare attenzione a scegliere fonti di grassi sani, come olio d’oliva, avocado, noci e semi.
  5. Fibre: le fibre aiutano a regolare il sistema digestivo e favoriscono la sazietà. Le fonti di fibre includono frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
  6. Idratazione: l’idratazione è fondamentale per il recupero muscolare e la funzione cellulare. Si dovrebbe bere acqua in quantità sufficiente durante l’intera giornata.

Metodi per monitorare il progresso

Monitorare il progresso è importante per assicurarsi che la dieta sia efficace e per apportare eventuali modifiche. Ecco alcuni metodi per monitorare il progresso:

  1. Bilancia: la bilancia può aiutare a monitorare la perdita di peso, ma non è sempre il metodo più preciso per valutare la composizione corporea.
  2. Misurazione delle circonferenze: la misurazione delle circonferenze può essere utilizzata per monitorare la perdita di centimetri.
  3. Caliper: il caliper è uno strumento che viene utilizzato per misurare lo spessore del tessuto adiposo sottocutaneo. Questo metodo può essere utilizzato per monitorare i cambiamenti nella percentuale di grasso corporeo.
Conclusioni

La definizione muscolare richiede un’attenzione particolare all’allenamento e alla dieta. Una dieta ben bilanciata che fornisce al corpo i nutrienti necessari per la costruzione del tessuto muscolare e la combustione dei grassi è fondamentale per raggiungere questo obiettivo.

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Allenarsi a digiuno: Benefici e rischi

L’allenamento a digiuno è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, ma ci sono opinioni contrastanti riguardo ai suoi benefici e rischi sulla salute e le prestazioni fisiche. In questo articolo, esploreremo i fattori fisiologici dietro l’allenamento a digiuno, nonché i potenziali benefici e rischi associati.

Cosa significa allenarsi a digiuno?

L’allenamento a digiuno si riferisce all’esercizio fisico svolto dopo un periodo di digiuno, solitamente di 8-12 ore, durante il quale il corpo ha consumato le riserve di glicogeno del fegato e dei muscoli. In pratica, l’allenamento a digiuno può essere fatto al mattino prima della prima colazione o dopo un digiuno di diverse ore.

Benefici

Uno dei principali benefici dell’allenamento a digiuno è la capacità del corpo di bruciare grassi come fonte energetica primaria durante l’esercizio. Quando le riserve di glicogeno sono esaurite, il corpo inizia a utilizzare i grassi come fonte di energia, il che potrebbe portare a una maggiore perdita di peso e una riduzione della percentuale di grasso corporeo.

Inoltre, l’allenamento a digiuno potrebbe migliorare la sensibilità all’insulina, poiché il corpo diventa più efficiente nell’utilizzare il glucosio per fornire energia ai muscoli. Questo potrebbe aiutare a prevenire o gestire alcune patologie metaboliche, come il diabete di tipo 2.

Rischi

Tuttavia, l’allenamento a digiuno potrebbe anche comportare alcuni rischi per la salute e le prestazioni fisiche.

In primo luogo, l’allenamento a digiuno potrebbe ridurre le prestazioni fisiche. Quando le riserve di glicogeno sono esaurite, il corpo inizia a utilizzare i grassi come fonte di energia, il che potrebbe portare a una riduzione della potenza e della resistenza muscolare. Inoltre, l’allenamento a digiuno potrebbe aumentare il rischio di affaticamento e lesioni muscolari.

In secondo luogo, l’allenamento a digiuno potrebbe aumentare il rischio di ipoglicemia, soprattutto se l’allenamento è di lunga durata o ad alta intensità. L’ipoglicemia è una condizione in cui i livelli di zucchero nel sangue sono troppo bassi e può causare sintomi come vertigini, debolezza e persino svenimenti.

Inoltre, l’allenamento a digiuno potrebbe aumentare lo stress sul sistema nervoso simpatico, che è responsabile della risposta di “lotta o fuga” del corpo. Questo potrebbe portare a un aumento della produzione di adrenalina e cortisolo, che sono ormoni dello stress che possono influenzare negativamente la salute e il benessere.

Conclusioni

In sintesi, l’allenamento a digiuno potrebbe offrire alcuni benefici per la perdita di peso e la salute metabolica, ma potrebbe anche comportare rischi per le prestazioni fisiche e la salute in generale.

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Testosterone e allenamento

I livelli di testosterone possono influenzare significativamente l’allenamento, poiché questo ormone è fondamentale per lo sviluppo della massa muscolare e la forza fisica.

In generale, i livelli di testosterone sono più alti negli uomini rispetto alle donne, ma entrambi i sessi possono trarre beneficio dall’aumento dei livelli di testosterone attraverso l’allenamento.

Gli allenamenti ad alta intensità possono aumentare i livelli di testosterone in entrambi i sessi, ma la risposta ormonale varia a seconda del momento della giornata in cui si svolge l’allenamento.

I livelli di testosterone sono più alti al mattino rispetto alla sera, quindi molti esperti suggeriscono di svolgere l’allenamento di forza al mattino per massimizzare i benefici ormonali. Tuttavia, ci sono anche alcuni studi che suggeriscono che l’allenamento serale potrebbe essere altrettanto efficace nell’aumentare i livelli di testosterone.

In ogni caso, è importante tenere presente che l’aumento dei livelli di testosterone attraverso l’allenamento richiede tempo e sforzo costante nel lungo termine. Non esistono scorciatoie per aumentare i livelli di testosterone in modo sicuro e naturale.

Inoltre, i livelli di testosterone possono essere influenzati da molti altri fattori, come l’età, la dieta, lo stress e la qualità del sonno. Pertanto, è importante adottare uno stile di vita sano e bilanciato per ottimizzare i livelli di testosterone e massimizzare i benefici dell’allenamento.

In sintesi livelli di testosterone possono influenzare l’allenamento, poiché questo ormone è fondamentale per lo sviluppo della massa muscolare e la forza fisica. Gli allenamenti ad alta intensità possono aumentare i livelli di testosterone in entrambi i sessi, ma l’ora ideale per allenarsi potrebbe variare in base ai ritmi circadiani individuali. In generale, i livelli di testosterone sono più alti al mattino, ma ci sono anche alcune evidenze che suggeriscono che l’allenamento serale potrebbe essere altrettanto efficace. Tuttavia, l’aumento dei livelli di testosterone richiede tempo e sforzo costante nel lungo termine, insieme ad uno stile di vita sano e bilanciato.

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A che ora allenarsi e perchè

L’ora ideale per allenarsi dipende da diversi fattori fisiologici, tra cui il ritmo circadiano, la temperatura corporea e il livello di attenzione mentale.

Il ritmo circadiano

E’ il ciclo naturale di 24 ore del corpo che regola il sonno, la digestione, la temperatura corporea e altri processi biologici. La maggior parte delle persone ha un ritmo circadiano che li rende più vigili e attivi durante il giorno e più sonnolenti di notte. Ciò significa che l’ora ideale per allenarsi potrebbe variare in base al ritmo circadiano individuale.

Tuttavia, la maggior parte delle persone ha una temperatura corporea che raggiunge il picco nel tardo pomeriggio o inizio serata, il che significa che i muscoli sono più caldi e più flessibili in questo momento della giornata. Inoltre, la maggior parte delle persone ha anche un livello di attenzione mentale più alto nel tardo pomeriggio o inizio serata, il che potrebbe consentire di svolgere l’allenamento in modo più efficace.

Evidenze scientifiche

Uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Strength and Conditioning Research” ha analizzato gli effetti dell’allenamento di resistenza in diversi momenti della giornata. I risultati hanno indicato che i partecipanti che si allenavano tra le 16:00 e le 20:00 avevano una maggiore forza e una maggiore resistenza rispetto a quelli che si allenavano la mattina presto.

Un altro studio pubblicato sulla rivista “Sports Medicine” ha esaminato gli effetti dell’allenamento aerobico in diversi momenti della giornata. I risultati hanno indicato che l’allenamento tra le 14:00 e le 18:00 potrebbe essere l’ora ideale per massimizzare i benefici dell’allenamento aerobico, poiché la temperatura corporea raggiunge il picco in questo momento della giornata.

In generale

L’ora ideale per allenarsi dipende dalle preferenze individuali e dallo stile di vita, nonché dalle esigenze specifiche di ogni tipo di allenamento. Ad esempio, se si vuole migliorare la flessibilità, potrebbe essere meglio fare stretching al mattino quando i muscoli sono ancora caldi dalla notte precedente. Tuttavia, se si vuole migliorare la forza e l’endurance, potrebbe essere meglio fare l’allenamento nel tardo pomeriggio o inizio serata, quando la temperatura corporea raggiunge il picco.

In sintesi

L’ora ideale per allenarsi dipende da molti fattori fisiologici, tra cui il ritmo circadiano, la temperatura corporea e il livello di attenzione mentale. Tuttavia, la maggior parte delle persone avrà i muscoli più caldi e flessibili e un livello di attenzione mentale più alto nel tardo pomeriggio o inizio serata, il che potrebbe fare di questo momento della giornata l’ora ideale per allenarsi

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