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Strappo al pettorale

Uno strappo al pettorale può essere molto doloroso e limitare notevolmente la capacità di allenarsi o praticare sport. Fortunatamente, esistono diversi modi per prevenire questa lesione. In questo articolo, illustreremo le cause dello strappo al pettorale, le terapie disponibili e alcune misure preventive utili.

Cause

Lo strappo al pettorale può essere causato da vari fattori, come:

  • Eccessivo stress sulla muscolatura pettorale: sollevare pesi troppo pesanti, fare molte ripetizioni senza riposo sufficiente, o eseguire esercizi che richiedono una grande espansione del petto come le distensioni su panca o le croci ai cavi, possono causare un sovraccarico muscolare e portare a uno strappo.
  • Scarso riscaldamento: iniziare un esercizio con un petto freddo può aumentare il rischio di lesioni muscolari, tra cui lo strappo al pettorale.
  • Debolezza muscolare: una muscolatura pettorale debole può essere meno in grado di resistere allo stress, aumentando il rischio di lesioni.
Terapia

Se si verifica uno strappo al pettorale, è importante cercare immediatamente assistenza medica per valutare l’estensione della lesione e determinare il trattamento appropriato. In genere, il trattamento comprende:

  • Riposo: è importante dare al muscolo il tempo di guarire senza ulteriore stress. In genere, il riposo richiesto varia da pochi giorni a diverse settimane, a seconda della gravità dello strappo.
  • Applicazione di ghiaccio: applicare il ghiaccio sulla zona lesionata può aiutare a ridurre il dolore e il gonfiore.
  • Fisioterapia: una volta che il dolore e il gonfiore si sono ridotti, un fisioterapista può aiutare a ripristinare la forza e la flessibilità del petto. In genere, la terapia consiste in esercizi di rafforzamento, stretching e massaggi.
Prevenzione

Ecco alcune misure preventive che possono aiutare a prevenire lo strappo al pettorale:

  • Eseguire un riscaldamento adeguato prima dell’allenamento per preparare i muscoli.
  • Evitare di sollevare pesi troppo pesanti o di eseguire troppe ripetizioni senza adeguati periodi di riposo.
  • Eseguire esercizi per rafforzare la muscolatura pettorale, come le distensioni su panca e le croci ai cavi.
  • Mantenere una corretta postura durante l’allenamento e nella vita quotidiana, evitando la posizione di spalle curve in avanti.
Sintesi

Uno strappo al pettorale può essere molto doloroso e limitare la capacità di allenarsi o praticare sport. Tuttavia, ci sono misure preventive che possono essere adottate per prevenire questa lesione. In caso di strappo al pettorale, è importante cercare assistenza medica.

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I muscoli. Funzioni e test con postura e dolore

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Sovraspinato: Lesione e prevenzione

Il sovraspinato è uno dei quattro muscoli della cuffia dei rotatori e si trova nella parte superiore della spalla. Una lesione del sovraspinato può essere causata da una varietà di fattori, tra cui l’età, lo stress ripetitivo sulla spalla, l’uso eccessivo del braccio, la postura errata e il trauma acuto.

Per prevenire le lesioni al sovraspinato, è importante eseguire esercizi di rafforzamento della cuffia dei rotatori e mantenere una buona postura durante l’allenamento e la vita quotidiana. Inoltre, evitare di sollevare oggetti pesanti sopra la testa e di eseguire movimenti bruschi o ripetitivi della spalla.

La terapia per una lesione del sovraspinato dipende dalla gravità dell’infortunio. In alcuni casi, il riposo, il ghiaccio e gli anti-infiammatori possono alleviare il dolore e l’infiammazione. Tuttavia, nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico per riparare il tendine.

La fisioterapia è un’opzione importante per il recupero da una lesione al sovraspinato. Gli esercizi di rafforzamento della cuffia dei rotatori e la terapia manuale possono aiutare a ripristinare la forza e la flessibilità della spalla. Il tempo di recupero varia a seconda della gravità dell’infortunio e delle modalità di trattamento adottate.

Per prevenire una lesione del sovraspinato, è importante seguire una corretta tecnica di allenamento e di sollevamento dei pesi, evitare di sovraccaricare la spalla e mantenere una buona postura. Inoltre, è importante non trascurare il riscaldamento e il rafforzamento della cuffia dei rotatori durante l’allenamento.

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I muscoli. Funzioni e test con postura e dolore


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Infortuni più frequenti alla spalla

Nell’allenamento con sovraccarico, la spalla è una delle articolazioni più comunemente coinvolte in lesioni muscolo-tendinee. Ci sono diverse lesioni muscolo-tendinee che possono verificarsi nella spalla a causa di sovraccarico eccessivo, di seguito ne elenchiamo alcune delle più comuni:

  1. Lesione della cuffia dei rotatori: La cuffia dei rotatori è un gruppo di muscoli e tendini che aiutano a stabilizzare la spalla. Le lesioni alla cuffia dei rotatori sono molto comuni nell’allenamento con sovraccarico e possono essere causate da una varietà di movimenti ripetitivi, come sollevare pesi sopra la testa o eseguire esercizi che coinvolgono la rotazione del braccio.
  2. Lesione del capo lungo del bicipite: La testa lunga del bicipite è uno dei muscoli del braccio che si collega all’articolazione della spalla. L’allenamento con sovraccarico che coinvolge l’eccessivo carico sulla testa lunga del bicipite può causare lesioni, come la tendinite o la lesione del tendine.
  3. Lesione della capsula articolare: La capsula articolare è un tessuto connettivo che circonda l’articolazione della spalla. L’eccessivo sovraccarico nell’allenamento può causare lesioni alla capsula articolare, come la lacerazione o la distorsione.
  4. Lesione della cartilagine articolare: La cartilagine articolare è il tessuto che riveste le superfici ossee dell’articolazione della spalla. L’eccessivo sovraccarico nell’allenamento può causare danni alla cartilagine articolare, come l’usura o la rottura.
  5. Lesione della clavicola o della scapola: La clavicola e la scapola sono le ossa che costituiscono l’articolazione della spalla. L’eccessivo sovraccarico nell’allenamento può causare lesioni a queste ossa, come la frattura.

In sintesi, è importante eseguire esercizi con una corretta tecnica e con un carico adeguato per evitare lesioni muscolo-tendinee alla spalla. In caso di dolore o lesione, è importante consultare un medico o un fisioterapista per una valutazione e un trattamento adeguati.

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I muscoli. Funzioni e test con postura e dolore

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Prevenzione Capo Lungo del Bicipite

La lesione del capo lungo del bicipite può essere causata da una serie di fattori, tra cui l’uso eccessivo, il sollevamento di pesi in modo errato, il sovraccarico o l’età avanzata. È particolarmente comune negli atleti che praticano sport che richiedono frequenti movimenti ripetitivi dell’arto superiore, come il weightlifting, la ginnastica il baseball o il tennis. La prevenzione è molto importante per evitare l’infortunio

Per prevenire la lesione del capo lungo del bicipite, è importante eseguire un riscaldamento adeguato prima di ogni attività fisica, evitare il sovraccarico o l’uso eccessivo dell’arto superiore, mantenere una buona postura e tecnica durante le attività sportive e di sollevamento pesi, e aumentare gradualmente l’intensità e la durata dell’allenamento.

Le sedute di fisioterapia possono essere utili al fine di migliorare il range articolare e ripristinare le strutture muscolo tendinee tramite un trattamento massoterapico.

In caso di lesione del capo lungo del bicipite, la terapia dipende dalla gravità della lesione. Le lesioni lievi possono essere trattate con riposo, ghiaccio, farmaci per il dolore e terapia fisica per ripristinare la forza e la mobilità dell’arto superiore.

Le lesioni più gravi, come le lesioni complete del tendine, possono richiedere un intervento chirurgico per riparare il tendine del bicipite. L’intervento chirurgico può essere eseguito attraverso un’incisione o mediante la chirurgia artroscopica, a seconda della gravità della lesione.

Dopo l’intervento chirurgico, il paziente dovrà seguire un programma di riabilitazione per ripristinare la forza e la mobilità dell’arto superiore. La riabilitazione può includere esercizi di rafforzamento e di stretching, insieme a una terapia fisica per ridurre il dolore e migliorare la funzione dell’arto.

In caso di sintomi di lesione del capo lungo del bicipite, è importante consultare un medico per una diagnosi e un trattamento precoci per prevenire complicazioni e garantire una rapida ripresa.

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I muscoli. Funzioni e test con postura e dolore

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Cuffia dei rotatori: Lesione e prevenzione

Le lesioni della cuffia dei rotatori possono essere causate da un trauma acuto, come una caduta o un colpo, oppure da un uso ripetitivo o eccessivo dell’arto superiore. Le persone che praticano sport come il tennis, il golf o il sollevamento pesi possono essere particolarmente a rischio di lesioni alla cuffia dei rotatori. La prevenzione è molto importante per evitare l’infortunio

Per prevenire le lesioni della cuffia dei rotatori, è importante fare attenzione alle posizioni in cui si utilizza la spalla. Evitare di sollevare pesi eccessivi, fare attenzione durante le attività sportive e mantenere una buona postura possono aiutare a ridurre il rischio di lesioni alla cuffia dei rotatori.

In caso di lesione della cuffia dei rotatori, il trattamento dipende dalla gravità della lesione. Le lesioni lievi possono essere trattate con riposo, ghiaccio e farmaci per il dolore, insieme a un programma di fisioterapia per ripristinare la forza e la mobilità della spalla.

Le lesioni più gravi possono richiedere un intervento chirurgico per riparare i tendini della cuffia dei rotatori. L’intervento chirurgico può essere eseguito attraverso un’incisione o mediante la chirurgia artroscopica, a seconda della gravità della lesione. Dopo l’intervento chirurgico, il paziente dovrà seguire un programma di riabilitazione per ripristinare la forza e la mobilità della spalla.

Il recupero da una lesione della cuffia dei rotatori può richiedere da alcune settimane a diversi mesi. È importante seguire il programma di riabilitazione prescritto dal fisioterapista e aderire alle istruzioni del medico per minimizzare il rischio di complicazioni e assicurare un completo recupero.

Per prevenire lesioni alla cuffia dei rotatori, è importante evitare le attività che possono causare lo stress eccessivo sulla spalla, e mantenere una buona postura e tecnica durante le attività sportive e i movimenti quotidiani. Inoltre, eseguire esercizi di rafforzamento della cuffia dei rotatori e di stretching regolarmente può aiutare a prevenire le lesioni della cuffia dei rotatori e migliorare la salute e la funzionalità della spalla

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L’IMPINGEMENT: Conflitto Sub-acromiale

L’impingement o il conflitto sub-acromiale è una tematica complessa da trattare con un approccio scientifico.

La funzionalità della spalla dipende da diversi gruppi miotendinei che si inseriscono sulle strutture ossee e che cooperano tra loro.

A causa dell’ uso ripetuto, di microtraumi ripetuti nel tempo o da condizioni patologiche, l’ integrità può venire compromessa.

Tra le patologie più frequenti troviamo quelle a carico dei tendini.

I tendini sono strutture anatomiche che collegano muscoli ai segmenti scheletrici.

Questi hanno il compito di trasmettere l’ energia cinetica prodotta dalla contrazione muscolare e quindi produrre il movimento.
In base al quadro anatomo-patologico, le lesioni tendinee possono essere distinte in:

  • tendinopatie inserzionali,
  • peritendiniti,
  • tendinosi,
  • tenosinoviti
  • rotture sottocutanee.

Un’ altra patologia molto frequente è quella del conflitto sub-acromiale (o impingement).

Esso non si identifica con una precisa condizione morbosa della spalla, ma una varietà di disturbi, per lo più dolorosi, caratterizzati da manifestazioni infiammatorio-degenerativo a carico dei tessuti molli subacromiali (cuffia dei rotatori, borsa subacromiale, tendine del capo lungo del bicipite).

Un continuo sollecito ed una mancanza di terapia può portare alla rottura della cuffia dei rotatori.

Tra le cause più frequenti troviamo:

  • Tendinopatie primitive della cuffia: la sofferenza di uno o più tendini porta a un’ insufficiente depressione della testa omerale, con conseguente risalita della stessa, riduzione dello spazio acromiale e creazione di attrito sui tessuti molli.
  • Alterazioni strutturali dello spazio subacromiale: Possono produrre una riduzione dello spazio di scorrimento dei tessuti molli , con conseguente danno a carico della borsa subacromiale e/o dei tendini della cuffia e del tendine del capo lungo del bicipite.
  • Fattori funzionali: Alterata biomeccanica articolare e sovraccarico funzionale. Disfunzioni muscolari, eccesiva lassità capsulo-legamentosa.

Il sovraccarico funzionale può verificarsi sia nelle normali attività quotidiane, sia per sollevamento di carichi eccessivi, sia in alcune attività sportive in cui si eseguono movimenti overhead in maniera ripetitiva. (pallavolo, baseball, pallanuoto ecc.).

I sintomi della sindrome variano a seconda della gravità della patologia e comprendono:

  • Dolore alla spalla
  • Rigidità articolare
  • Limitazione dei movimenti dell’arto superiore e impotenza funzionale
  • Riduzione della forza e del tono muscolare
  • Sensazione di calore alla spalla
  • Dolore cervicale

I sintomi tendono a manifestarsi con maggiore intensità durante il riposo notturno o dopo uno sforzo.

L’articolarità può essere compromessa qualora il paziente tende a immobilizzare la spalla per periodi prolungati in un atteggiamento, controproducente, di difesa antalgica.

In assenza di rigidità, il movimento risulta doloroso in un arco compreso tra i 60° e i 120° di elevazione. Se la cuffia non presente rotture ampie, la forza è conservata.

Come intervenire?

Trattamento conservativo: farmaci (analgesici e FANS), attività fisica, osteopatia, terapia kinesiologica,
In caso di gravi alterazione strutturali: trattamento chirurgico

Seduta Fisioterapia

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COME PREVENIRE I DOLORI ALLA SCHIENA

Con l’avanzare dell’età il corpo va incontro ad una serie di condizioni che causano  rigidità articolare e perdita di tono muscolare e prevenire ii possibili dolori alla schiena permette di condurre una vita migliore.
Uno di stile di vita attivo, per tutte le fasce d’età, è di vitale importanza nell’ottica della prevenzione  di  limitazioni funzionali e fondamentale per mantenere uno stato di benessere psico-fisico. Un lavoro costante sulla correzione degli squilibri posturali è necessario e deve basarsi sul rinforzo articolare, sull’allenamento cardiovascolare e sullo sviluppo muscolare.

Durante la nostra vita è inevitabile avere alcuni dolori che possono essere causati da diverse componenti posturali, atteggiamenti scorretti, movimenti errati/bruschi o essere ereditati geneticamente.

Il più comune tra tutti è il dolore lombare.

Il tratto lombare infatti, è la regione dove si scarica la maggior parte del peso corporeo e soprattutto dove scarichiamo gran parte del peso di un carico esterno (spostare, sollevare, muovere un oggetto pesante).

L’eziologia del dolore lombare può essere data da:

  • Infortuni muscolari (contratture, strappi, elongazioni)
  • Legamenti
  • Ossa (frattura vertebrale, tumori, ernia discale, spondilo lombare, spondilolistesi lombare, stenosi lombare)
  • Nervi (lombasciatalgia, lombocruralgia).

    Il dolore può trasformarsi in rigidità e limitazione funzionale, a volte associato a formicolii (per schiacciamento di alcuni nervi, es. sciatica)

    Tra i fattori scatenanti vi è la mancanza di movimento, una scarsa mobilità, una muscolatura ipotonica, atteggiamenti posturali errati nel lungo periodo.

    Il mantenimento di un atteggiamento posturale scorretto è strettamente legato ad una  mancanza di mobilità e di conseguenza ad una condizione di rigidità.

    La tensione muscolare è un fattore costante in un atteggiamento posturale non fisiologico.

    I muscoli hanno un’importante funzione di supporto delle strutture scheletriche.
    Il muscolo deve essere sufficientemente lungo per rendere possibile la mobilità normale delle articolazioni, ma abbastanza corto per contribuire efficacemente alla stabilità articolare.

    COME PREVENIRE?
    Fondamentale sarà un lavoro passivo, un lavoro attivo e un potenziamento della regione interessata e delle strutture interconnesse, favorendo vascolarizzazione dell’area, mobilizzazione, ipertrofismo. Essenziale sarà  soprattutto il riposo e un adeguato, ma non eccessivo, sforzo durante lìallenamento.

    Aree muscolari interessate sia nel rinforzo sia nell’allungamento:
  • Erettori spinali
  • Retto e Trasverso dell’addome
  • Ischio Crurali
  • IleoPsoas

    Articolazioni da mobilizzare
  • Coxo-Femorale
  • Articolazioni intervertebrale

    Movimenti da favorire
  • Flesso estensione del tronco
  • Flesso Estensioni d’anca
  • Adduzione/Abduzione
  • Circonduzione
  • Intra/Extra Rotazione

    DALLA TEORIA ALLA PRATICA
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